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29/03/2022, Autore: OIS Agenzia

Link building efficace: strategie per aumentare i link in entrata al tuo sito web

L’algoritmo di Google è imperscrutabile come una sfinge: impossibile da conoscere del tutto. Tuttavia, se c’è una cosa che sappiamo con sicurezza, è che più "strade" portano al nostro sito, meglio è. In questo articolo vediamo come si fa una strategia efficace di link building.

link building

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Fare link buildingsignifica aumentare la quantità e la qualità dei link in entrata al tuo sito web. Si tratta di una parte importante del SEO "off-page", che ha dirette conseguenze sul ranking del tuo sito web e sul posizionamento su Google.

"Aumentare il numero di link in entrata? È una parola!"Questa è l’obiezione che ci fanno ogni volta che parliamo di questo argomento. Se anche tu sei scettico, sei capitato nel posto giusto.

Infatti, anche se il numero link in entrata può sembrare difficile da controllare, non è il caso di darsi per vinti: fare la differenza è possibile. Se cerchi una guida che possa aiutarti a realizzare una strategia di link building efficace e mirata, continua a leggere quest’articolo.
Prima di vedere come si fa, cominciamo con il dare una definizione chiara e precisa di cosa è il link building.

Quando effettuiamo link building ci stiamo sostanzialmente occupando di aumentare il numero di link dalle pagine esterne che portano al nostro sito web. Si tratta di un’attività complessa che, tuttavia, ha dirette conseguenze sul posizionamento in SERP (pagina dei risultati del motore di ricerca) e sulla quale, perciò, vale la pena spendere un po’ di tempo e risorse.

Se si vogliono migliorare le performance del proprio sito web e indicizzarlo al meglio, infatti, si devono tenere in considerazione una serie di attività "on-page", tra cui la cura dei contenuti, della struttura del sito web e del blog aziendale, insieme a una serie di attività "off-page", nelle quali rientra anche il link building.

Come spiegato anche da Google, la link popularity è un fattore chiave nel determinare il posizionamento del sito web. Nell’ottica di un reale riconoscimento da parte di Google, però, non bisogna puntare solo alla quantità, ma cercare il più possibile di ottenere link da siti web di qualità, che hanno a loro volta un buon page rank, ovvero un buon punteggio in termini di rilevanza e autorevolezza.

Va da sé, quindi, che link di scarsa qualità non solo non hanno alcuna influenza sul posizionamento, ma anzi potrebbero dare luogo a penalizzazioni da parte di Google, con ricadute negative sulle performance del nostro sito web. Quando si ha a che fare con l’algoritmo bisogna fare particolare attenzione: ogni azione ha delle conseguenze e Google, anche grazie all’aggiornamento Penguin del 2012, ha imparato a smascherare i furbi del link building con molta facilità.

Vediamo insieme quali sono i modi migliori per ottenere risultati con il link building senza correre rischi.
Ogni strategia richiede la definizione di un obiettivo preciso. Il link building non fa eccezione. Per questo, dobbiamo tenere in considerazione qual è il nostro pubblico di riferimento, chi sono i nostri competitor e quali sono le caratteristiche uniche del nostro business.

Ad esempio, può essere utile, in fase iniziale, individuare il nostro "link profile" e quello dei nostri competitor. Tramite uno dei diversi strumenti di analisi SEO è possibile, infatti, analizzare i backlink presenti e la loro tipologia, in modo da muoversi di conseguenza.

Per quanto riguarda l’ottenimento dei backlink vero e proprio, in questo articolo ci dedicheremo esclusivamente alle strategie definite "white hat", ovvero quelle che sono consentite esplicitamente da Google e che hanno una buona impressione sul motore di ricerca.

Tra queste strategie, raggruppiamo le iniziative di link building in due tipologie: quelle basate sui contenuti e quelle veloci, che possono essere realizzate senza la creazione di contenuti pensati ad hoc.
Quando parliamo di iniziative di link building basate sui contenuti, ci sono due cose che dobbiamo tenere a mente.

Innanzitutto, come suggerito dal nome, queste iniziative richiedono la creazione di risorse specifiche da utilizzare, come ad esempio infografiche, articoli e pagine pillar. Senza queste risorse, da realizzare possibilmente nell’ambito di una strategia più ampia di content marketing, fare link building basato sui contenuti è impossibile.

In secondo luogo, bisogna tenere in considerazione che, nella quasi totalità dei casi, sarà impossibile effettuare backlink senza mettersi direttamente in contatto con i proprietari dei siti web nei quali vogliamo che il link sia inserito. Nella fase di avvio della collaborazione, definita "outreach", è necessario avere delle doti quasi da PR: presentarsi nel modo giusto e chiedere nella maniera più appropriata un link, senza dimenticare che il successo della richiesta dipende direttamente sulla capacità di offrire valore tramite i propri contenuti.

Rientrano tra queste strategie:
  • Guest Posting, ovvero la pratica di ospitare dei post di un altro autore all’interno del proprio blog. Grazie al guest posting, si rafforza l’interscambio tra diversi creatori di contenuti e si avviano proficue collaborazioni che arricchiscono il valore di tutti gli attori in gioco. Per il guest blogger, infatti, si ha la possibilità di farsi pubblicità e approfittare della visibilità nei confronti di un nuovo pubblico. Per il blog, invece, c’è la possibilità di aumentare il traffico e il numero dei lettori tra i follower del guest blogger. Nello scrivere un guest post dobbiamo fare attenzione in particolare alla realizzazione di un contenuto originale e di qualità, non troppo promozionale, e a non esagerare con il numero di link verso il nostro sito;
  • Scrivere post per il Blog Aziendale. Se i nostri articoli rispettano determinati standard in termini di originalità e completezza, potrebbero essere linkati in maniera naturale in altri articoli (anche se l’utilizzo sempre più frequente di link "rel=nofollow" sta ridimensionando la possibilità di ottenere risultati tramite i link presenti in altri siti);
  • Inserire i propri contenuti in pagine di risorse ed elenchi di link. In questo caso, il lavoro più gravoso è la ricerca di siti web affidabili che offrono risorse e proporre loro un contenuto di qualità ed esclusivo;
  • Inserire backlink provenienti dai social media. Essere presenti sui social network e inserire i propri contenuti influisce in maniera positiva, soprattutto se parliamo di SERP branded (risultati di ricerca che si visualizzano quando si cerca il marchio su Google);
  • Inviare i propri comunicati stampa e i propri articoli a siti di notizie, blog e magazine online che potrebbero essere interessati alla pubblicazione;
  • Collaborare con opinion leader (leggi il nostro articolo sull’influencer marketing per saperne di più);
  • Creare eventi e webinar.
Quando ci riferiamo a iniziative di link building veloce, parliamo di azioni che non richiedono la preparazione di contenuti specifici ma che hanno effetti immediati sulla link popularity del sito web. Tra queste azioni rientrano:
  • Imitare i backlink della concorrenza. Attraverso l’analisi dei backlink dei competitor, si può individuare quali sono i siti web che offrono link al loro sito e cercare di imitarli. Una variante di questa iniziativa è quella di cercare i broken link ("backlink rotti") che portano alle pagine della concorrenza e proporre ai proprietari delle pagine di sostituire i link con quelli di una pagina simile del proprio sito web;
  • Fare utilizzo di elenchi di attività locali e web directory, come ad esempio Google Maps, Maps di Apple, Foursquare, Pagine Gialle, Tripadvisor;
  • Individuare le menzioni al proprio brand che non hanno link e chiedere di linkare la menzione;
  • Accordarsi con altri gestori di siti web per l’inserimento di link reciproci. In questo caso, è opportuno cercare siti coerenti con il tuo business, che possono realmente interessare i tuoi lettori, per fare in modo che il link sia il più naturale possibile.

Cosa non fare

Come abbiamo detto, curare il link building del proprio sito web può avere ricadute positive sulle performance del sito in termini di traffico e conversioni, ma può anche dare luogo a penalizzazioni che vanificano le risorse investite nella SEO. Ecco cosa non fare per non incorrere in penalizzazioni:
  • Utilizzare network di siti. Molte agenzie fanno utilizzo di una serie di siti web per inserire backlink. Questo può avere un impatto negativo sul posizionamento, in quanto Google è in grado di riconoscere backlink provenienti da diversi siti web posizionati tutti sullo stesso server (e quindi con lo stesso numero IP);
  • Acquistare backlink. Google ha ormai dichiarato guerra alle attività di spam;
  • Effettuare "una tantum" l’attività di backlink. Il link building, così come la creazione e la pubblicazione di contenuti, è un’attività da svolgere con costanza.
Ora che hai imparato qualcosa in più su come effettuare link building, che ne dici di approfondire l’argomento SEO imparando come scrivere un articolo ottimizzato per Google? Nel nostro blog trovi molti spunti interessanti per aiutarti a cogliere tutte le opportunità offerte dalla promozione digital.

Se ancora non ti basta, noi siamo qui. Siamo a tua disposizione per individuare e mettere in atto una strategia di web marketing e ottenere risultati concreti per il tuo business. Contattaci

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